Un gruppo di ricercatori ha creato una nuova terapia termica mirata, denominata Triple T, che sta mostrando risultati promettenti nel trattamento dell’ipertensione. Questo metodo innovativo ha il potenziale di fornire un aiuto significativo a milioni di persone in tutto il mondo che attualmente non ricevono una diagnosi accurata o trattamenti adeguati. La terapia è stata sottoposta a test approfonditi nel Regno Unito, grazie alla collaborazione tra varie università e ospedali. Questo trattamento utilizza una tecnica avanzata, l’ablazione endoscopica a radiofrequenza guidata da ultrasuoni (EUS-RFA), per ottenere i risultati desiderati.

L’ipertensione e l’aldosteronismo primario
L’ipertensione colpisce circa un adulto su tre, con un caso su venti causato dall’aldosteronismo primario, una condizione ormonale che provoca la produzione eccessiva di aldosterone da parte dei noduli benigni nelle ghiandole surrenali. Questa condizione è difficile da diagnosticare, e molti pazienti non rispondono ai farmaci per la pressione sanguigna. In passato, l’unico trattamento efficace era la rimozione chirurgica delle ghiandole surrenali, ma questo intervento è invasivo e ha un lungo periodo di recupero.
Adenomi surrenalici produttori di aldosterone (APA) e ipertensione
Gli APA sono una causa curabile di circa il 5% dei casi di ipertensione. La diagnosi e il trattamento di questi tumori surrenalici richiedono tecniche invasive, come il campionamento della vena surrenale (AVS) e la surrenectomia laparoscopica, che non sono sempre preferibili. L’EUS-RFA si propone come alternativa minimamente invasiva, in grado di trattare gli APA localizzati nella ghiandola surrenale sinistra, vicino allo stomaco, senza danneggiare altre aree.
Le attuali opzioni di trattamento
L’aldosteronismo primario rappresenta il 5-13% di tutte le ipertensioni e il 25% di quelle resistenti ai farmaci. Le opzioni terapeutiche sono limitate e comprendono gli antagonisti del recettore mineralcorticoide (MRA), ma questi sono scarsamente tollerati. La surrenectomia totale è un’altra opzione, ma dipende dalla capacità di localizzare con certezza l’APA, spesso con tecniche invasive poco precise come il campionamento della vena surrenale.
Una soluzione alternativa: Triple T
Triple T (ablazione termica mirata) offre una soluzione meno invasiva. La procedura prevede l’utilizzo di un piccolo ago inserito nella ghiandola surrenale sinistra attraverso lo stomaco, per applicare calore tramite radiofrequenza o onde microonde e distruggere selettivamente il nodulo senza danneggiare il resto della ghiandola. L’uso degli ultrasuoni consente una guida ecografica in tempo reale, rendendo l’intervento sicuro ed efficace. Questa tecnica richiede solo 20 minuti e non necessita di incisioni. Tutto questo risulta possibile grazie ai recenti progressi nelle scansioni diagnostiche e grazie all’utilizzo di coloranti molecolari che localizzano con precisione anche i più piccoli noduli surrenali e ne aiutano l’identificazione.

Studio FABULAS
Lo studio FABULAS ha condotto un’indagine approfondita sull’efficacia dell’EUS-RFA su un campione di 28 pazienti affetti da aldosteronismo primario. In tutti i casi, la scansione molecolare aveva identificato un nodulo attivo nella produzione di ormoni situato nella ghiandola surrenale sinistra. Questo innovativo procedimento si è dimostrato non solo sicuro, ma anche altamente efficace, con una significativa maggioranza dei pazienti che ha raggiunto livelli ormonali normali nel corso di sei mesi. Grazie a questi risultati promettenti, molti dei pazienti coinvolti sono stati in grado di sospendere l’uso dei farmaci per la gestione della pressione sanguigna, senza riscontrare una recidiva della loro condizione.
Coorte di partecipanti
Lo studio di fattibilità si è condotto in tre centri nel Regno Unito. Lo studio ha esplorato l’utilizzo dell’ablazione transgastrica a radiofrequenza (EUS-RFA) come trattamento non chirurgico per gli adenomi surrenalici produttori di aldosterone (APA) del lato sinistro nei pazienti con aldosteronismo primario, diagnosticato secondo i criteri dell’Endocrine Society. Si sono reclutati i partecipanti, uomini e donne di almeno 18 anni, in tre gruppi, con il primo gruppo valutato per controindicazioni chirurgiche, mentre gli altri due gruppi includevano pazienti per i quali l’ablazione a radiofrequenza (EUS-RFA) era una preferenza.
Imaging molecolare
Si è utilizzato l’imaging molecolare in due fasi: inizialmente per diagnosticare e localizzare l’APA e successivamente per quantificare il grado di ablazione. Dopo una biopsia ad ago sottile, si è eseguita l’ablazione con un catetere da 19G sotto guida ecografica, somministrando trattamenti incrementali di ablazione. I risultati mostrano che l’EUS-RFA rappresenta una valida alternativa sicura alla surrenectomia totale per il trattamento degli APA, con il potenziale di curare completamente l’aldosteronismo primario e l’ipertensione. Questi risultati sono fondamentali per studi futuri che confronteranno l’ablazione termica con la chirurgia per determinare i benefici a lungo termine.
![Pre-ablazione e post-ablazione [Immagini e misurazioni PET-CT con C]-metomidato - Credits: The Lancet](https://www.biomadadvance.it/wp-content/uploads/2025/02/ipertensione_2-557x1024.jpg)
Conclusioni e prospettive future
Dopo il successo dello studio FABULAS, si è avviato uno studio randomizzato più ampio, chiamato “WAVE”, per confrontare la Triple T con la chirurgia surrenalica. I risultati sono attesi per il 2027. Se confermato, il trattamento potrebbe diventare una procedura standard, grazie ai progressi nella diagnostica molecolare e nella terapia a radiofrequenza. Triple T potrebbe rappresentare una svolta nella cura dell’aldosteronismo primario, offrendo una soluzione sicura e minimamente invasiva che può sostituire la chirurgia, riducendo i tempi di recupero e migliorando i risultati a lungo termine. Con ulteriori studi, questa innovazione potrebbe trasformare il trattamento dell’ipertensione curabile a livello mondiale.